Menu

Iphiclides podalirius L., 1758

5 Luglio 2018 - L'Autunno degli Animali e dei Colori
Iphiclides podalirius L., 1758

In questa vita non devo far altro che volteggiare nel vento,

ma in quella precedente fu mio destino essere una donna.

Emma Donoghue in Il bacio della strega

In realtà il nome di questa farfalla è quello di un uomo ed è legato alla mitologia greca. Si tratta di Iphicles, medico greco, fratellastro di Ercole, che partecipò e si distinse nella guerra di Troia sotto il comando di Agamennone.

E’ un lepidottero diurno appartenente alla famiglia dei Papilionidi. Il bruco ha il corpo verde con linee gialle, talvolta con macchie rosse e si sviluppa spesso su alberi ed arbusti di rosacee come pruni, ciliegi, peri e meli, o biancospino, prugnolo e sorbo.

La si vede volare circa da aprile ad agosto in aree aperte e/o coltivate, ma provviste di siepi, la cui sempre maggiore rarefazione ne potrebbe mettere in crisi la sopravvivenza. La si può incontrare anche in frutteti e giardini fioriti dove succhia il nettare dei fiori. E’ diffusa in Europa, Africa settentrionale e parte dell’Asia temperata. La Cina è il punto più estremo del suo areale orientale. In Italia è ubiquitaria e la si vede dalle zone di pianura fino a quelle montane.

Ha code lunghe e particolarmente vistose che in volo le donano una particolare eleganza. Ha un volo molto leggero e delicato che sfrutta il vento per veleggiare con eleganza, quasi come il petalo di un fiore.

Può arrivare a misurare fino a 9 cm, ma le dimensioni sono condizionate dagli andamenti stagionali e dall’abbondanza di alimentazione, perciò sono molto più comuni dimensioni minori, intorno ai 5 – 6 cm. Le righe nere verticali sono accoppiate e, partendo dalla costa, arrivano fino al margine inferiore dell’ala. Nell’ala inferiore ci sono disegni bluastri che formano tacche ben evidenti e un ocello blu con contorno nero ed arancione. La femmina ha dimensioni leggermente superiori a quelle del maschio.

A seconda delle condizioni climatiche può deporre una o due generazioni di uova molto piccole e di colore verde chiaro, sulla pagina inferiore delle foglie di alberi da frutto o di rosacee arbustive coltivate o selvatiche. Si schiudono dopo circa una decina di giorni. I bruchi sono piccolissimi e molto ben mimetizzati. Arrivano, in 40 – 50 giorni, alla dimensione di circa 4 cm. La crisalide viene ancorata ai rami della pianta per superare la stagione invernale.